venerdì 4 aprile 2014

Generazione "bamboccioni"

Essere giovani oggi

Gioventù nascente o futuro decadente?

In una società in cui i valori sembrano trasformarsi in disvalori appare inevitabile che siano i giovani a pagarne le conseguenze

di 
Simone Mazzeo, Tony Anania,
Floriana Mannino, Isabella Giorgianni




Chi sono i giovani d'oggi? Che cosa pensano? [..] 
Saranno tutti stupidi, reazionari, 
bambocci preoccupati soltanto per i vestiti da indossare?

 Pier Vittorio Tondelli,  "Un weekend postmoderno"


I giovani sono privi di sogni o per meglio dire privi delle possibilità di sognare? Molti definiscono i ragazzi di oggi vuoti, mancanti di una precisa idea politica e attenti solo alle cose più effimere, ma la realtà è che in una nazione come l'Italia, nella quale in soli tre mesi si sono succeduti tre governi, i problemi dei giovani possono essere visti come il riflesso delle azioni di adulti immaturi e incapaci di essere guide oculate ed efficaci

Se è vero che la realizzazione di se stessi nella società la si può ottenere soprattutto attraverso il lavoro, bisogna ammettere che questo sembra quasi un miraggio nel nostro paese, principalmente per i giovani, il cui tasso di disoccupazione è alle stelle. In Italia, infatti, la disoccupazione giovanile schizza al 41,3% (dati ISTAT - 2013). Ed è per questo che più dell'80% dei giovani, tra i 18 anni e i 30 anni, vive con i genitori. Inoltre, manca la disponibilità di usufruire di affitti di immobili a prezzi accessibili, di conseguenza molti figli non lasciano la casa della famiglia d’origine per mancanza di alternative economiche plausibili. Per questo, come afferma A. Giddens nell'"Europa nell'età globale" "il figlio maschio che rimane a casa con i genitori è una figura ricorrente nelle famiglie italiane". 
Si parla sempre più spesso di ragazzi sfiduciati, privi di aspettative, mentre i giovani da sempre dovrebbero rappresentare il terreno fertile su cui coltivare la società del futuro. In realtà i giovani, pur non avendo perso la fiducia in se stessi, non riescono più a fidarsi del mondo esterno, soprattutto dei politici che ci governano. Nonostante questo, i giovani italiani hanno ancora la forza per poter spiccare il volo, per sognare. Forza che, però, si scontra con gli ostacoli di una società massificata, scandita e diretta dai mass-media, dove il ruolo propulsore della figura del singolo sembra svanire e viene offuscato dalla volontà comune o meglio dalla noluntas comune, come diceva Seneca 
La situazione attuale non è poi molto dissimile da quella passata; prima il Colosseo adesso la televisione, prima le lotte tra i gladiatori adesso “Affari tuoi”, insomma la demagogia offusca le menti, allontana la chiarezza e dissimula la singolarità. Sembra che i ragazzi di oggi vaghino nel buio illuminato dell’incertezza. La chiamano gioventù bruciata, quando in realtà sono gli adulti stessi a bruciare i nostri sogni. Quid facimus?  Aspettiamo inerti o ci muniamo di iniziativa senza fuggire dall’Italia intraprendendo così la via più facile? Compriamo libri, leggiamo, sogniamo e poi agiamo.  


RAGAZZI DI TUTTO IL MONDO, UNIAMOCI!


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