La moda e i giovani
Seguire le tendenze o rimanere nell'anonimato?
Sempre più spesso si sente parlare di massificazione degli adolescenti e della mancanza di personalità dovuta all’influenza di mass-media e talk show
di
Tony Anania
Tony Anania
Giada Bellavia
"Siate giovani, non alla moda. Essere giovani significa aver scoperto le cose che non passano col passare veloce degli anni. Se un giovane scopre i valori veri e grandi, allora non invecchia mai, anche se il corpo segue le sue leggi. Resta giovane sempre nel cuore e irradia giovinezza, cioè bontà".
Papa Benedetto XVI
Papa Benedetto XVI
Oggi la moda giovanile è caratterizzata sempre più spesso dall’improvvisazione e dall’invenzione creativa, anche se risulta notevole l'influenza dei mass-media, che orientano e, nel contempo, finiscono per omologare scelte e gusti dei teenegers. Rilevante è, inoltre, l'ascendente che esercita, soprattutto sugli adolescenti, il gruppo a cui appartengono, il quale determina nei giovanissimi l’acquisizione di caratteristiche comuni anche nel modo di vestire. Così stilisti, fashion blogger e professionisti emergenti nel mondo della moda sono spinti a ricercare continuamente nuovi stili, che, oltre ad essere adottati dalle generazioni presenti, saranno, a loro volta, imitati da quelle successive.
A tale proposito, tra gli stilisti più famosi del passato ricordiamo le sorelle Fontana e la grande icona di stile Chanel, che hanno letteralmente rivoluzionato l’abbigliamento femminile.
Oggi il mondo della moda è influenzato da molti elementi, primi tra tutti l’innovazione, l’accessibilità e la praticità, ma diventa sempre più un mezzo, soprattutto per gli adolescenti, per acquisire certezze e autostima.
Il modo in cui ci si veste, infatti, è utile a molti ragazzi per nascondere paure, insicurezze e disagi. Il mondo degli adolescenti, oltre a sembrare una passerella, spesso assume le sembianze di un palcoscenico adibito ad un concerto rock. Infatti, un cappello con borchie e braccialetti metallizzati riescono a far uscire dal guscio anche i ragazzi più timidi.
Ad orientare i gusti dei giovani non sono solo gli stilisti e i personaggi famosi, ma pure i talkshow, che spesso dettano nuovi modi di comunicare non sempre esemplari, da un uso scorretto della lingua italiana a un linguaggio volgare e scurrile, come quello esibito nei reality show; lanciano, inoltre, mode e tendenze. Gli adolescenti sono condizionati, oltre che dal mondo televisivo delle modelle e dei reality, anche da quello dei blogger e delle patinate copertine di alcune riviste di moda, che mettono in primo piano modelle e modelli con fisici statuari.
Ma spesso pancia piatta e taglia 36 costituiscono l'anticamera del tunnel dei disturbi alimentari, come la bulimia e l'anoressia, che rappresentano solo l’inizio di una serie di problemi da non sottovalutare, quali la depressione, la chiusura in se stessi, l’agorafobia ed, infine, nei casi più estremi, la morte. Per fortuna le mode, essendo passeggere, come volubili sono gli animi degli uomini, decadono in fretta sostituite da nuovi stili e modi di essere.
Fin dai tempi più antichi l’uomo ha utilizzato forme per vestire il proprio corpo, che, oltre ad avere la funzione di proteggere dai fattori
ambientali, intendevano affermare il proprio status ed esprimere la propria
personalità mediante un linguaggio di simboli. Indossare degli abiti costituiva, quindi, non solo una necessità, ma una precisa volontà di affermazione
della propria identità. Anche oggi l'uomo moderno, attraverso gli indumenti che si mette addosso, opera un processo di “identificazione”, che si
riferisce alle figure con le quali si sente simile, condividendo con
esse determinate caratteristiche di tipo sociale, artistico, etico,
religioso, morale o di pensiero.
Se anticamente la moda rappresentava il simbolo dell’appartenenza ad uno status sociale, basti pensare alla Francia di Luigi XIV e alle grandi corti europee, dove davvero “l’abito faceva il monaco”, con il passare dei secoli, essa ha subito il condizionamento di altri fattori, diventando anche un modo per esprimere sentimenti e valori e per rappresentare simbolicamente battaglie e conquiste sociali. A tale proposito, tra gli stilisti più famosi del passato ricordiamo le sorelle Fontana e la grande icona di stile Chanel, che hanno letteralmente rivoluzionato l’abbigliamento femminile.
Oggi il mondo della moda è influenzato da molti elementi, primi tra tutti l’innovazione, l’accessibilità e la praticità, ma diventa sempre più un mezzo, soprattutto per gli adolescenti, per acquisire certezze e autostima.
Il modo in cui ci si veste, infatti, è utile a molti ragazzi per nascondere paure, insicurezze e disagi. Il mondo degli adolescenti, oltre a sembrare una passerella, spesso assume le sembianze di un palcoscenico adibito ad un concerto rock. Infatti, un cappello con borchie e braccialetti metallizzati riescono a far uscire dal guscio anche i ragazzi più timidi.
Ad orientare i gusti dei giovani non sono solo gli stilisti e i personaggi famosi, ma pure i talkshow, che spesso dettano nuovi modi di comunicare non sempre esemplari, da un uso scorretto della lingua italiana a un linguaggio volgare e scurrile, come quello esibito nei reality show; lanciano, inoltre, mode e tendenze. Gli adolescenti sono condizionati, oltre che dal mondo televisivo delle modelle e dei reality, anche da quello dei blogger e delle patinate copertine di alcune riviste di moda, che mettono in primo piano modelle e modelli con fisici statuari.
Ma spesso pancia piatta e taglia 36 costituiscono l'anticamera del tunnel dei disturbi alimentari, come la bulimia e l'anoressia, che rappresentano solo l’inizio di una serie di problemi da non sottovalutare, quali la depressione, la chiusura in se stessi, l’agorafobia ed, infine, nei casi più estremi, la morte. Per fortuna le mode, essendo passeggere, come volubili sono gli animi degli uomini, decadono in fretta sostituite da nuovi stili e modi di essere.
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