Isabella Giorgianni
Floriana Mannino
«Mi procuro una frattura durante un concerto e 2 minuti dopo può vedere la caduta un mio amico di Los Angeles. È ufficiale: siamo tutti in mondovisione. Mondovisione però è anche la "visione di un mondo"». Sono queste le parole con cui Luciano Ligabue commenta il titolo del suo nuovo disco. Si tratta del suo decimo album in studio, uscito il 26 novembre 2013 a distanza di oltre tre anni dal precedente "Arrivederci, mostro!.."
L'album è stato anticipato il 5 settembre 2013 dal singolo "Il sale della Terra", presentato poi dal vivo nei concerti che il cantautore ha tenuto all'Arena di Verona il 16, 17, 19, 20, 22 e 23 settembre 2013. Il disco, composto da 14 tracce inedite, è stato prodotto, per la prima volta, da Luciano Luisi, membro della band che dal 2008 accompagna Ligabue in tour. «In un mondo che corre così veloce - afferma Luisi - il pubblico dimentica tante cose, ma ricorda i testi di ogni canzone a memoria, per questo il potere della musica è ancora enorme, così grande che a volte mi sembra di avere addosso troppa responsabilità». Il 25 novembre 2013 esce il secondo singolo accompagnato dal video "Tu sei lei", a cui segue il 10 febbraio 2014 il terzo singolo "Per sempre". « E' il mio disco con la lavorazione più lunga - spiega il cantante - Anche se sono libero di dire quello che voglio, ci sono filtri che ho imposto a me stesso. Non voglio trasferire in chi mi ascolta la rabbia che ho addosso, non a caso la copertina dell'album è una cartina della Terra accartocciata su se stessa, la rappresentazione di un mondo che non esprime molto ottimismo». La copertina del disco, come per il precedente, è stata realizzata da Paolo De Francesco.
Nella sua prima settimana di rilevazione, la FIMI certifica l'album disco di platino per le oltre 60.000 copie vendute; la settimana successiva l'album raggiunge le 120.000 copie FIMI, diventando doppio disco di platino; dopo un mese l'album arriva a 240.000 copie FIMI e si aggiudica il quarto disco di platino FIMI. Il 28 gennaio 2014 viene annunciato il quinto disco di platino.
L'album è composto da quattordici tracce più un bonus per chi ha pre-ordinato l'album su iTunes. Ecco i brani:
Il muro del suono - 4:29
Siamo chi siamo - 4:15
Il volume delle tue bugie - 4:09
La neve se ne frega - 3:31
Il sale della Terra - 3:56
Capo Spartivento - 0:48
Tu sei lei - 4:22
Nati per vivere (adesso e qui) - 3:50
La terra trema, amore mio - 4:01
Per sempre - 3:55
Ciò che rimane di noi - 4:42
Il suono, il brutto e il cattivo - 0:41
Con la scusa del rock ‘n’ roll - 3:26
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - 4:33
Il sale della Terra (in acustico) - 4:09 (solo per chi ha pre-ordinato l'album su iTunes)
"Il sale della terra", primo singolo tratto dall'album, è dedicato alla crisi globale. Ligabue cita, fin dal titolo, il Vangelo di Matteo: «Voi siete il sale della terra, ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore?». In questo brano si condanna la crisi sociale e il comportamento degli uomini di potere.
Per quanto riguarda il singolo "Tu sei lei", Ligabue ha dedicato questa canzone alle donne, soprattutto alla sua compagna Barbara, infatti la canzone è stata simbolicamente pubblicata nel giorno ufficiale contro la violenza sulle donne e si è trovata al quarto posto nella classifica della settimana dal 17 al 23 marzo 2014.
Nell'album, ovviamente, non manca l'amore di chi è deluso, che traspare nel singolo "Il volume delle tue bugie" e neanche quello profondo verso le persone care come i genitori nel brano "Per sempre".
Ligabue vuole, inoltre, raccontare il dramma del terremoto che ha sconvolto l'Emilia nel 2012 e nel singolo "La terra trema, amore mio" evidenzia non tanto il dolore di chi perde la propria casa, ma piuttosto l'importanza di una "ricostruzione esistenziale" delle vittime.
Il cantante, però, indica a suo modo la strada verso la ripresa, come si può notare in "Sono sempre i sogni a dare forma al mondo" che chiude l'album.
A tale proposito Ligabue, cercando di trasmettere ai suoi fan un pò di speranza afferma: «Sognare, oggi più che mai, è decisivo».
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