“Niente cultura,
niente futuro”
di
Mariaserena Di Giovanni
Noemi Capasso
Francesco Zullo
Da tre anni Caterina Nicosia
dirige l’Istituto di Istruzione Superiore Impallomeni, scuola di grande
prestigio culturale non solo nella città di Milazzo, ma anche in tutta la
provincia, nata nel 1998 dalla fusione dell'omonimo Liceo Ginnasio Statale con
il Liceo Scientifico "Meucci".
Fermamente convinta del valore inestimabile della cultura come elemento necessario per la formazione umana e professionale di ciascun individuo, Caterina Nicosia non è solo dirigente scolastico, ma anche docente e soprattutto educatrice. Queste semplici parole costituiscono l'immediato biglietto da visita di una donna al servizio di un'istituzione tanto importante quanto decadente, quale la scuola italiana. Dirigente scolastico, in quanto amministratrice dell'Istituto di Istruzione Superiore G.B. Impallomeni di Milazzo, docente, perché insegnante di lingua inglese, educatrice, perché portatrice di sani principi morali per i ragazzi e punto di riferimento per i docenti.
Fermamente convinta del valore inestimabile della cultura come elemento necessario per la formazione umana e professionale di ciascun individuo, Caterina Nicosia non è solo dirigente scolastico, ma anche docente e soprattutto educatrice. Queste semplici parole costituiscono l'immediato biglietto da visita di una donna al servizio di un'istituzione tanto importante quanto decadente, quale la scuola italiana. Dirigente scolastico, in quanto amministratrice dell'Istituto di Istruzione Superiore G.B. Impallomeni di Milazzo, docente, perché insegnante di lingua inglese, educatrice, perché portatrice di sani principi morali per i ragazzi e punto di riferimento per i docenti.
Da quando è alla guida di questo istituto
ha promosso numerosi progetti extracurriculari, stage e viaggi di istruzione.
Quali sono le iniziative che intende portare avanti per il futuro?
La dirigente, Prof. Caterina Nicosia |
In quest’anno scolastico abbiamo
realizzato stage linguistici e gite di istruzione molto interessanti. Ai nostri
studenti è stata offerta la grande opportunità di recarsi a Malta per
potenziare e consolidare la conversazione in lingua inglese, frequentando una
scuola prestigiosa come l’ILS (International Language School). Questo stage dà ai
ragazzi anche la possibilità di partecipare, al termine del percorso e previo
il superamento di alcuni test finali, ad un successivo soggiorno a Malta, in
cui sarà possibile approfondire ulteriormente lo studio della lingua inglese. Inoltre,
intendiamo avviare un progetto di scambio di classe con una scuola inglese
interessata ad approfondire il nostro metodo di studio per l’apprendimento del
latino e del greco.
Altamente formativo per i ragazzi
è stato anche il viaggio di istruzione in Grecia, che sicuramente ripeteremo
anche nei prossimi anni ripristinando una vecchia usanza del nostro liceo.
Notevole successo ha riscosso pure
tra gli studenti il progetto “Vivi la montagna”, che abbiamo intrapreso per il
primo biennio e che intendiamo istituzionalizzare. Si tratta di un’attività
molto riuscita, grazie soprattutto alla professionalità degli istruttori e del
personale interessato e ad un ambiente accogliente e familiare. Attraverso
questo progetto, anche i ragazzi che non hanno mai avuto esperienza in questi
sport (sci, basket e pattinaggio su ghiaccio), in breve tempo, sono riusciti ad
acquisire ottime competenze e abilità. Stiamo, inoltre, portando avanti il
progetto di digitalizzazione della scuola anche attraverso l’utilizzo dei
tablet.
Come ho già detto, numerose sono,
infine, le iniziative a cui abbiamo aderito. Siamo, infatti, l’unica scuola di
Milazzo che ha partecipato al progetto “Gazzetta del Sud per l’Europa”. Negli anni
precedenti gli studenti del nostro liceo si sono classificati nei primi posti e
questo ci ha dato la possibilità di andare in Germania. Di recente, inoltre, abbiamo
ricevuto una nota di encomio da parte dell’Università Bocconi di Milano per i
ragazzi del Liceo Scientifico, che hanno partecipato ai giochi matematici. Infine,
nelle “Olimpiadi della cultura” ci siamo classificati al terzo posto su 180
iscritti alle semifinali regionali, accedendo così alle finali nazionali.
Per il futuro, intendiamo
proseguire su questa scia, promuovendo tutto quanto possa essere utile alla
crescita umana e culturale dei ragazzi”.
In che modo intende orientare gli studenti che
sono in procinto di affacciarsi al mondo universitario e in genere al mondo
degli adulti?
“Dopo aver vagliato tutte le
proposte che mi sono state avanzate da docenti e non, ho deciso di rendere il
nostro liceo una scuola facente parte del polo CESPED (Centro Studi Pedagogici
e Didattici), che si occupa della formazione degli studenti in procinto di
affrontare gli esami universitari. Per questo abbiamo stipulato una convenzione
tra il CESPED e la nostra scuola, che garantirà agli alunni degli ultimi due
anni di liceo una preparazione adeguata, grazie alla professionalità dei
docenti del centro, diretti, tra l’altro, da un ispettore del Miur”.
Spesso si dice che il Latino e il Greco
siano due lingue morte, il cui studio nella società attuale, moderna e
tecnologica, risulta addirittura inutile. In realtà, però, la cultura classica
è oggi più che mai viva ed attuale. Attraverso quali strumenti e quali
iniziative pensa che si possa mantenere vivo nel nostro istituto lo studio delle
lingue classiche?
“Lo studio delle lingue classiche,
prima di tutto, è necessario per acquisire, attraverso uno sguardo sull'antichità, la consapevolezza
della differenza tra il mondo antico e il nostro mondo. Inoltre, tradurre il
greco e il latino rappresenta una palestra per la mente, che prevede un
allenamento
utile a conquistare quell’elasticità necessaria ad affrontare qualsiasi prova logica. Consapevoli di ciò, già dall’anno scorso, abbiamo avviato al biennio del Liceo Classico lo studio del latino parlato con l’aiuto delle professoresse Cicero e Campagna. Per il futuro, speriamo di poter introdurre anche lo stesso metodo per il greco antico. Inoltre, per gli studenti delle classi che si accingono ad adottare questo tipo di studio stiamo proponendo uno stage di 5 giorni all’Accademia “Vivarium Novum” del professore Miraglia”.
utile a conquistare quell’elasticità necessaria ad affrontare qualsiasi prova logica. Consapevoli di ciò, già dall’anno scorso, abbiamo avviato al biennio del Liceo Classico lo studio del latino parlato con l’aiuto delle professoresse Cicero e Campagna. Per il futuro, speriamo di poter introdurre anche lo stesso metodo per il greco antico. Inoltre, per gli studenti delle classi che si accingono ad adottare questo tipo di studio stiamo proponendo uno stage di 5 giorni all’Accademia “Vivarium Novum” del professore Miraglia”.
La scuola necessita di numerosi interventi di manutenzione, che la Provincia non riesce ad effettuare per mancanza
di fondi. Quali misure si potrebbero adottare per risolvere questo problema?
“Pochi giorni fa ho incontrato un
rappresentante della Provincia regionale di Messina, il quale mi ha promesso
che, a breve, saranno avviati alcuni interventi di manutenzione. Si tratta di un
primo passo in avanti, che, tuttavia, non sarà sufficiente. A tale proposito,
quindi, vorrei lanciare un appello agli studenti, affinché possano destinare i soldi
del contributo volontario di 60 euro per questi interventi, visto che lo Stato
non fornisce le risorse necessarie e considerato anche che le famiglie
potrebbero scaricare tale pagamento dalle tasse. Chiedo, quindi, maggiore
sensibilità da parte di tutti gli alunni in modo tale da poter instaurare un
rapporto di collaborazione tra la scuola e la famiglia, tramite un aiuto
reciproco. In questa scuola lavoriamo tutti in sinergia per risolvere problemi e
difficoltà. Il dialogo con gli studenti è, infatti, fondamentale
sia per la crescita del singolo individuo che per la crescita collettiva. Nello
stesso tempo, dirigente e docenti possono imparare molto anche dagli alunni. Per
questo, sono disponibile ad accogliere dai ragazzi qualsiasi osservazione,
positiva o negativa che possa essere, e qualsiasi proposta”.
La scuola in questi ultimi
tempi sta attraversando un momento difficile. Lei ritiene che sarà in grado di
rinascere dalle sue ceneri più valida di prima o continuerà a sopravvivere in
questa condizione di precarietà?
“Il
periodo che la scuola sta attraversando non è proprio positivo, ma occorre
pensare che essa non può morire, perché non se ne può fare a meno. Nonostante
spesso si pensi che i politici lavorino per la sua decadenza, con il passare
del tempo sarà l’opinione pubblica, in particolare gli stessi giovani, a
combattere per avere una scuola migliore”.
Al termine di questa intervista, se dovesse
lasciare un messaggio ai suoi giovani studenti, cosa vorrebbe dire?
“Prendendo spunto
da un’intervista rilasciata al Sole 24
ore da Nuccio Ordine, filosofo
italiano e docente, nonché autore del libro “L’utilità dell’inutile”, vi
raccomando di non farvi contagiare dall’ignoranza diffusa, che considera inutile
non solo la ricerca e il sapere disinteressato, ma anche le istituzioni che lo
incarnano, credendo che sia utile solo ciò che determina un profitto immediato.
Spesso non comprendiamo che sia la letteratura e i saperi umanistici che la
cultura e l’istruzione sono il terreno fertile in cui le idee di democrazia,
giustizia, libertà, diritto di critica, tolleranza e solidarietà possono trovare
sviluppo. Anche sul piano della crescita individuale, utile è ciò che ci aiuta
a diventare migliori. Perciò vi consiglio di fare tesoro delle ore trascorse
sui banchi di scuola e di apprendere il più possibile, perché se non c’è
cultura non c’è futuro”.
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