di
Tony Anania
Dai grandi
filosofi ai grandi intellettuali, dagli scienziati agli uomini comuni, uno degli interrogativi che da sempre coinvolgono e affascinano, quando si riflette sulle questioni profonde e sui misteri della vita è: cos’è l’ amore?
Tutti prima o poi si pongono
questa domanda, dai diciottenni ai trentacinquenni e agli ottantenni; c’è chi
pensa che l’amore sia l’unione indissolubile di due anime, chi pensa che l’amore
sia il sesso, chi pensa che sia una favola per bambini e chi pensa che l’amore
sia solo una delle molte parole tanto vecchie
quanto prive ormai di significato. Per orientarci in questo universo complesso nel quale, spesso, ci avventuriamo senza bussola, potrebbe essere utile innanzitutto classificare i diversi casi sotto cui l’amore ci presenta i suoi tanti volti e
caratterizzarlo per “species”: l’amore di un padre e di una madre per un figlio, l’amicizia, l’amore tra due persone che si scelgono per la vita - quello, cioè, con la "A" maiuscola, almeno nell'immaginario comune -. Ma sono ancora tanti gli esempi che si potrebbero fare. In ciascuna di queste esperienze, però, vi è un elemento comune. Non esiste, infatti, un sentimento se non vi è una relazione, un rapporto che lega due
o più persone o cose, e che si manifesta nel tempo rafforzandosi o
distruggendosi.
Naturalmente, tutti vorrebbero avere quella storia d’amore
speciale, rappresentata spesso nei romanzi strappalacrime o nei film romantici, fatta di serenate, baci sotto la pioggia e quant’altro...ma questa è la realtà: la vita è una e non può essere sprecata per cercare l’anima
gemella; siamo il frutto delle nostre scelte, siamo lo specchio del nostro
passato, le vecchie relazioni, le vecchie amicizie, il famoso primo amore ci
rendono quello che siamo. E allora, come facciamo ad iniziare un nuovo rapporto se il
passato ci perseguita? Come si fa a gustare una bella bistecca se nel piatto ci
sono ancora gli spaghetti col sugo? L’unica soluzione è farsi portare un altro piatto
e non continuare a mangiare nello stesso. Il piatto è l’abbandono e il rifiuto
delle vecchie scelte, alla fine l’uomo è un attore, il mondo è un palcoscenico,
basta solo indossare un nuovo costume di scena, recitare una parte e andare
avanti.
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