Essere giovani oggi
Gioventù
nascente o futuro decadente?
In
una società in cui i valori sembrano trasformarsi in disvalori appare
inevitabile che siano i giovani a pagarne le conseguenze
di
Simone Mazzeo, Tony Anania,
Floriana Mannino, Isabella Giorgianni
Simone Mazzeo, Tony Anania,
Floriana Mannino, Isabella Giorgianni
Chi sono i giovani d'oggi?
Che cosa pensano? [..]
Saranno tutti stupidi, reazionari,
bambocci preoccupati
soltanto per i vestiti da indossare?
Pier Vittorio Tondelli, "Un weekend postmoderno"
I giovani sono privi di sogni o
per meglio dire privi delle possibilità di sognare? Molti definiscono i ragazzi di
oggi vuoti, mancanti di una precisa idea politica e attenti solo alle cose più
effimere, ma la realtà è che in una nazione come l'Italia, nella quale in soli
tre mesi si sono succeduti tre governi, i problemi dei giovani possono essere
visti come il riflesso delle azioni di adulti immaturi e incapaci di essere
guide oculate ed efficaci.
Se è vero che la realizzazione di se stessi nella
società la si può ottenere soprattutto attraverso il lavoro, bisogna ammettere
che questo sembra quasi un miraggio nel nostro paese, principalmente per i giovani, il cui tasso di disoccupazione è alle stelle. In Italia, infatti, la
disoccupazione giovanile schizza al 41,3% (dati ISTAT - 2013). Ed è per questo
che più dell'80% dei giovani, tra i 18 anni e i 30 anni, vive con i genitori.
Inoltre, manca la disponibilità di usufruire di affitti di immobili a prezzi
accessibili, di conseguenza molti figli non lasciano la casa della famiglia
d’origine per mancanza di alternative economiche plausibili. Per questo, come
afferma A. Giddens nell'"Europa nell'età globale" "il figlio
maschio che rimane a casa con i genitori è una figura ricorrente nelle famiglie
italiane".
Si parla sempre più spesso di ragazzi sfiduciati, privi di aspettative, mentre i giovani da sempre dovrebbero rappresentare il terreno fertile su cui coltivare la società del futuro. In realtà i giovani, pur non avendo perso la fiducia in se stessi, non riescono più a fidarsi del mondo esterno, soprattutto dei politici che ci governano. Nonostante questo, i giovani italiani hanno ancora la forza per poter spiccare il volo, per sognare. Forza che, però, si scontra con gli ostacoli di una società massificata, scandita e diretta dai mass-media, dove il ruolo propulsore della figura del singolo sembra svanire e viene offuscato dalla volontà comune o meglio dalla noluntas comune, come diceva Seneca
Si parla sempre più spesso di ragazzi sfiduciati, privi di aspettative, mentre i giovani da sempre dovrebbero rappresentare il terreno fertile su cui coltivare la società del futuro. In realtà i giovani, pur non avendo perso la fiducia in se stessi, non riescono più a fidarsi del mondo esterno, soprattutto dei politici che ci governano. Nonostante questo, i giovani italiani hanno ancora la forza per poter spiccare il volo, per sognare. Forza che, però, si scontra con gli ostacoli di una società massificata, scandita e diretta dai mass-media, dove il ruolo propulsore della figura del singolo sembra svanire e viene offuscato dalla volontà comune o meglio dalla noluntas comune, come diceva Seneca
La situazione attuale non è poi molto dissimile da quella
passata; prima il Colosseo adesso la televisione, prima le lotte tra i
gladiatori adesso “Affari tuoi”, insomma la demagogia offusca le menti,
allontana la chiarezza e dissimula la singolarità. Sembra che i ragazzi di oggi
vaghino nel buio illuminato dell’incertezza. La chiamano gioventù bruciata,
quando in realtà sono gli adulti stessi a bruciare i nostri sogni. Quid
facimus? Aspettiamo inerti o ci muniamo
di iniziativa senza fuggire dall’Italia intraprendendo così la via più facile?
Compriamo libri, leggiamo, sogniamo e poi agiamo.
RAGAZZI DI TUTTO IL MONDO, UNIAMOCI!
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