La monaca di Simonetta Angello Hornby
Noemi Capasso V A Liceo Classico
La
vicenda è ambientata a Messina, nel giorno 15 agosto 1839. In casa
del maresciallo don Peppino Padellani di Opini, capostipite di una
nobile famiglia di baroni ormai in declino economicamente, sono tutti
intenti nei preparativi per la festa dell'Assunzione della Vergine,
festa molto cara alla famiglia. È questo un giorno sereno per Agata,
figlia del maresciallo Padellani, poichè scopre che il suo vero
amore nei confronti del ricco Giacomo Lepre, è contraccambiato.
Agata,
però, è costretta a rinunciare al suo amore: le famiglie, infatti,
non trovano un accordo e alla morte del maresciallo, la madre di
Agata, donna Gesuela, decide di portarla con sè a Napoli, dove spera
di ottenere una pensione dal re, amico del defunto marito. A Napoli,
la giovane Agata sarà costretta a prendere i voti e farsi monaca, ma
si ribellerà.
Il
ritmo narrativo è veloce e molto ricco di sequenze descrittive
riguardanti i personaggi principali e i luoghi. Sono presenti anche
numerose sequenze dialogate.
Protagonista
indiscussa della storia è Agata, sesta figlia femmina di una nobile
famiglia napoletana trasferitasi a Messina per volontà del re
Federico II di Borbone. Agata è una tredicenne dalla rigida
educazione e con la testa piena di sogni. Il sogno più vivido è
conquistare il cuore del giovane Giacomo Lepre. Quest'ultimo è un
ragazzo di vent'anni ed è il nipote del ricco notaio Lepre. Un altro
personaggio importante è don Peppino Padellani di Opini. È lui ad
incoraggiare l'amore tra Agata e Giacomo. La lettura è semplice e
scorrevole; il linguaggio è un misto tra dialetto siciliano,
dialetto napoletano ed italiano.
"La Monaca" è il
primo e unico libro di Simonetta Angello Hornby che ho letto.
Ho
apprezzato lo stile e la rappresentazione storica e culturale di
inizio Ottocento. Ho notato la notevolissima capacità descrittiva e
fantasiosa dell'autrice relativa alla descrizione di ricevimenti,
feste religiose, feste mondane e preparazioni di eventi. La Hornby
riesce a far immedesimare il lettore nella narrazione e lo trasporta
davanti a queste tavole imbandite di leccornie tipiche della Sicilia
riuscendo quasi a farne sentire i sapori ed i profumi.
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