Concorso: Volontariato
“Non mi trovo in paesi di
guerra per scelta. La motivazione iniziale che sempre mi ha spinta a partire è
stata semplicemente quella di servire le popolazioni più povere ed emarginate,
prive di servizi del nostro pianeta. La guerra mi segue come un corollario
costante ed inevitabile di quella povertà ed ingiustizia con cui convivo e
contro le quali mi batto da vent’anni”
Tratto da ‘Una Lampadina per Kimbau di Chiara Castellani.
Il candidato si soffermi
ad analizzare alcune diverse tematiche che emergono da tale pensiero, con
particolare riferimento e ciò che costituisce il proprio punto di vista in tema
di missioni e volontariato.
Vincitrice: Marta Cerchiai IV C Liceo Classico
Al giorno d’oggi il mondo è sopraffatto dalla povertà, dalla guerra e dalle ingiustizie, milioni e milioni di persone, soprattutto nei paesi più poveri, muoiono di giorno in giorno per mancanza di acqua, cibo o cure mediche adeguate. In questo “Medioevo” del nostro tempo, in questa crisi nera che il nostro paese, ma anche tutto il mondo, sta attraversando, sono pochi i punti di luce su cui possiamo contare. Esistono persone che danno la propria vita per ricevere un sorriso, esistono persone che non chiedono niente in cambio di tutto il bene che fanno, esistono persone che si spostano nei paesi di guerra per cercare di dare un aiuto, senza badare al proprio benessere, esistono, insomma, i volontari. Il volontariato è l’impegno continuativo e gratuito a favore di persone in difficoltà. È una delle più significative componenti della vita sociale e nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte ad eventi tragici, problemi non risolti, non affrontati, mal gestiti. Come scrive la dottoressa Chiara Castellani nel libro ‘Una lampadina per Kimbau che narra la sua esperienza prima come medico volontario, poi come medico di guerra, il volontariato non è solo un passatempo, ma deve essere un impegno che coinvolga, che aiuti a diventare persone migliori e che, soprattutto, dia un senso alla vita di ognuno di noi. “La guerra mi segue come un corollario costante ed inevitabile di quella povertà ed ingiustizia con cui convivo e contro le quali mi batto da vent’anni”. Sono queste le dure parole che scrive Chiara nel suo libro, a testimonianza del fatto che dopo aver visto le tragiche condizioni dei paesi in guerra non puoi fare altro che cercare di risollevare le sorti dell’umanità, donare la propria vita per salvare quella degli altri. Offrire aiuto alle persone bisognose è il primo passo per far capire all’umanità quanto il principio base dell’egoismo sia sbagliato. Essere “Pronti a servire” è il motto che dovrebbe muovere il mondo intero. Essere un volontario è la risposta migliore alla mentalità di quest’epoca, dimostra che se ognuno di noi si mettesse d’impegno, riuscirebbe nel suo piccolo a fare qualcosa per cambiare le sorti del mondo. Non sempre si trovano persone capaci di seguire questo ideale per tutta la vita, non sempre si trovano persone che sono disposte a giocarsi tutto per aiutare il prossimo, ma alle volte alcuni volontari sono d’esempio per l’umanità, e riescono a dimostrare al resto della popolazione che solo portando la gioia nel viso del prossimo si riesce davvero ad essere felici.
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