venerdì 23 gennaio 2015


Il male che si deve raccontare

per cancellare la violenza domestica

di Simonetta Agnello Hornby con Marina Calloni

Ylenia Calogero V A Liceo Classico



In questo libro Simonetta Agnello Hornby racconta servendosi  di casi affrontati in veste di avvocato ciò che, a volte, si cela all’interno delle  pareti domestiche. Dietro una coppia apparentemente felice può nascondersi una sorta di violenza che non è sempre fisica, ma nella gran parte dei casi psicologica. L’autrice, attraverso una serie di racconti, narra alcuni episodi di violenza in Sicilia e in Inghilterra cercando di mettere in evidenza soprattutto la paura delle vittime di ribellarsi alla situazione in cui si trovano. Inoltre espone il programma EDV creato da Patricia Scotland che ha contribuito in maniera significativa a contenere questo fenomeno in Inghilterra e, attraverso questo libro, l’autrice si pone l’obiettivo di creare questo tipo di associazione anche in Italia. La coautrice Marina Calloni scrive la sua parte del libro da accademica, mostrandoci l’agghiacciante realtà in cui ci troviamo in una visione sintetica e attraverso una serie di dati e avvenimenti di cronaca contemporanea.

Nel libro sono presenti una serie di dati statistici alternati a racconti tratti da storie vere. All’interno di ogni storia i fatti vengono presentati secondo l’ordine cronologico. Sono presenti sia sequenze narrative che dialogate, ma  soprattutto quelle riflessive sono particolarmente importanti in quanto la Hornby espone i propri pensieri su questo drammatico fenomeno oggi, purtroppo, largamente diffuso. L’autrice presenta episodi di violenza domestica in Sicilia e in Inghilterra in cui le coordinate temporali non sono espressamente enunciate, ma rievoca episodi relativi alla sua attività di avvocato per cui parla di fatti contemporanei o di qualche decennio fa. Il linguaggio utilizzato dalla Hornby è un linguaggio semplice, di facile comprensione e la lettura è abbastanza scorrevole. Sono inoltre presenti molte riflessioni personali dell’autrice e alcuni dati statistici.

Caratterizzazione dei personaggi

 Nei vari racconti sono presenti una serie di persone accomunate dalle stesse caratteristiche. Abbiamo da una parte la donna vincolata dalla paura e dalla tristezza, incapace di ribellarsi alla situazione in cui si trova, e dall’altra l’uomo che, nella maggior parte dei casi, cerca di sottomettere la donna facendole perdere la propria self confidence. Alcune delle donne presenti nel libro sono riuscite a ribellarsi e ad andare avanti grazie all’aiuto di Simonetta, come ad esempio Fenella; altre, dopo aver denunciato il marito, sono tornate da questo per mancanza di denaro o per i figli; altre ancora, avendo paura dell’uomo che avevano accanto, non lo hanno denunciato e questo le ha portate alla morte. Con il talento della scrittrice e lo spirito pragmatico di avvocato, Simonetta Agnello Hornby descrive le mille dolorose problematiche che circondano tali questioni, senza moralismi e tendendo più volte, anzi, a sottolineare come la denuncia della violenza domestica non porti necessariamente a un esito felice. Importantissima è la spiegazione dei meccanismi che spingono le donne a subire e a rimanere con l'uomo che le picchia: la dipendenza economica dall'aggressore è la principale causa di legame oppure l'avversione della famiglia stessa che spalleggia l'uomo, vittima anche essa di un sistema psicologico. È un libro molto utile per conoscere più a fondo questa problematica molto diffusa all’interno del nostro paese e nel mondo. Simonetta Agnello Hornby è stata un’autrice che ho scoperto solo recentemente e leggendo uno dei suoi libri mi sono resa conto del suo grande spessore culturale e credo che sia utile e necessario introdurre nei programmi scolastici autori come lei. 

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