lunedì 26 gennaio 2015



Commento personale all’intervista ad 

Andrea Camilleri “il maestro senza regole”



Marialuisa Andaloro V A Liceo Classico


 Il documentario su Camilleri è stato per me una rivelazione, mi ha fatto conoscere uno scrittore che avevo sentito solo nominare. Tramite le sue parole ho capito quanto in un mondo corrotto sia importante mantenere la semplicità e inseguire le proprie passioni. Per Camilleri scrivere non significa affaticarsi ma  trascorrere del tempo divertendosi e facendo ciò che si ama. Egli stesso infatti ci dice che il suo “ideale” è la trapezista che fa il triplo salto mortale con il sorriso sulle labbra senza far vedere agli altri la fatica dell’allenamento perché se la mostrasse rovinerebbe il godimento. Allo stesso modo anche io spero in futuro di realizzare i miei sogni rimanendo me stessa e allo stesso tempo divertendomi. Da quanto Camilleri racconta viene fuori un uomo legato profondamente alle sue origini, alla sua amata Sicilia e agli affetti più cari. Nonostante abbia venduto 30 milioni di libri tradotti in 35 lingue continua ad avere un modo di fare semplice e spontaneo tanto da irritarsi se viene chiamato “maestro”. Camilleri con la sua severità, spontaneità ed ironia parlando lascia numerosi messaggi di positività che portano a grandi spunti di riflessione. Ciò che ho scoperto su di lui mi ha aperto un mondo nuovo e ha suscitato in me una grande curiosità di leggere un suo libro. In questi ultimi giorni ho incominciato a leggere il romanzo storico “La rivoluzione della luna” e, pur ammettendo che all’inizio è stato difficile l’impatto con il testo in siciliano, credo proprio che diventerò una fan accanita del “maestro”. Lo ritengo, infatti, uno dei più importanti scrittori del nostro tempo, studiato dalle generazioni future non solo come scrittore ma anche come divulgatore della tradizione e della nostra amata Sicilia.


“La rivoluzione della luna”  

 di Andrea Camilleri


Nel 1677 don Angel de Guzman, da poco Viceré della Sicilia, muore improvvisamente durante la seduta del Sacro Regio Consiglio. In seguito alla sua morte bisognava nominare un suo successore e non poco scalpore, tra i consiglieri, suscitò la notizia di una lettera in cui don Angel, in caso di morte, nominava sua moglie Eleonora come sua erede. Questa, nonostante i numerosi oppositori, riuscì con grande fermezza ad attuare una serie di riforme per risolvere la difficile situazione in cui si trovava la città di Palermo. Il suo programma riformatore però mise in pericolo la rispettabilità e l’onore dei consiglieri e del vescovo e sarà il vescovo stesso che riuscirà con un cavillo giuridico a porre fine al governo di donna Eleonora durato solo 28 giorni.

Il ritmo narrativo è veloce; sono presenti per lo più sequenze narrative e dialogate ma non mancano le sequenze descrittive relative ai  personaggi principali della vicenda. Il romanzo è ambientato nella Palermo del 1600, sotto il dominio spagnolo, in un periodo di carestia e malgoverno imperante. Camilleri prende spunto da un episodio storico. Utilizza un intreccio linguistico tra italiano, dialetto siciliano e spagnolo parlato  dalla protagonista.


Caratterizzazione dei personaggi

- Donna Eleonora di Mora che è la protagonista del romanzo. Vedova del Viceré don Angel de Guzman fu la prima ed unica donna a ricoprire, dopo la morte improvvisa del marito, un incarico così importante. Ha i capelli nerissimi e due grandi occhi neri come la notte, capaci di ammaliare chi li osserva. Oltre ad essere una bellissima donna si dimostra ferma nei suoi propositi, fredda ed intelligente, dotata di una grande abilità politica che porterà, anche se per breve tempo, ad un periodo di “buon governo”.
- Don Angel de Guzman, marchese di Castel de Roderigo, Viceré per un breve periodo, muore improvvisamente di infarto durante la seduta del Sacro Regio Consiglio. Tramite una lettera affida il suo incarico alla moglie donna Eleonora.
- Il vescovo Turro Mendoza, uomo corrotto, colpevole di vari crimini, si oppone alla politica rivoluzionaria di donna Eleonora. Nonostante vengano portati alla luce i suoi misfatti,tramite numerose strategie riesce a far ritornare donna Eleonora in Spagna.
- Don Serafino, un uomo di quarant’anni, pallido e trasandato, di carattere sincero e di buone qualità, dedica gran parte della sua vita allo studio della medicina. Segretamente innamorato di donna Eleonora, l’aiuterà nella sua opera riformatrice e la seguirà dopo il suo successivo fallimento.
- I consiglieri, uomini corrotti che hanno come unico scopo quello di arricchirsi, spaventati dal potere di donna Eleonora cercano di mascherare in tutti i modi le loro malefatte e di opporsi alla nuova Viceregina. Ma sarà lei stessa a scoprire il sistema corrotto che vigeva e ad arrestarli.

 “La rivoluzione della luna” è un libro che mi ha colpita particolarmente per le tematiche trattate, per l’importanza che viene data al ruolo della donna e per la presenza di problematiche che ben si associano a quelle attuali. È  un romanzo storico tratto da un episodio vero che viene citato nel “Dizionario delle figure, delle situazioni e dei costumi della Sicilia storica” di Francesco Paolo Castiglione e che Camilleri fa proprio con grande originalità. Attraverso questa storia sono riuscita a calarmi perfettamente nella Sicilia del Seicento, afflitta da carestia e miseria, e ad immedesimarmi nei vari intrighi di corte, colpi di scena e momenti di suspense che la bella ed intelligente donna Eleonora ha dovuto affrontare. Secondo me l’intento dell’autore è quello di omaggiare la donna attraverso la presenza di donna Eleonora di Mora, vissuta in un periodo in cui la figura femminile era scarsamente considerata. Dopo la lettura del romanzo mi sono posta una serie di riflessioni sulle lotte e i meccanismi interni del potere che ancora sono presenti nella nostra società contemporanea. Leggendo ho infatti provato il desiderio di tirar fuori dalle pagine del libro la figura forte e coraggiosa di donna Eleonora per affidarle la soluzione apparentemente impossibile dei problemi dell’Italia di oggi, che non sono troppo diversi da quelli del suo tempo. Ho provato una grande ammirazione per questo personaggio capace di cambiare in poco tempo la situazione disastrata della società di Palermo. Visto le circostanze in cui ci troviamo mi auguro che possa farsi avanti, il più presto possibile, una figura intelligente e rivoluzionaria come la protagonista del libro. Ho trovato molto scorrevole lo stile del romanzo fatta eccezione per le parti spagnole che personalmente ho trovato noiose e, a volte, di difficile comprensione.



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