giovedì 22 gennaio 2015


UN VIAGGIO INSIEME: IO E LA MIA LONDRA DI SIMONETTA AGNELLO HORNBY


Giuseppe Nastasi VA Liceo Classico





Il libro "La mia Londra" ripercorre i momenti più significativi che l'autrice , Simonetta Agnello Hornby, ha vissuto dal suo arrivo nella città inglese nel 1963 fino ad oggi. Il racconto autobiografico si divide in due parti. Nella prima la scrittrice racconta il viaggio e le impressioni scaturite dal primo impatto con la società e la cultura inglese. Nella seconda Simonetta, già sposata con due figli , svolge la professione di avvocato nella "City of London". Oltre alla sua vita sentimentale e al rapporto con i figli, l'autrice descrive tutte le realtà di Londra sia quelle positive come la grandiosità dell'ambiente urbano, la solidarietà e lo spirito di integrazione sia quelle negative come le discriminazioni, la prostituzione e la criminalità. Il libro si presente come un elogio della città di Londra, in cui tutti possono essere accolti e integrati.

Il libro si presenta come un romanzo autobiografico, in cui sono presenti maggiormente sequenze descrittive e psicologiche. La protagonista è la stesa autrice che, attraverso lunghe riflessioni, espone i ricordi della giovinezza e dell'età adulta. Non viene seguito un ordine cronologico, dal momento che in ogni capitolo vengono narrati ricordi sia passati che recenti senza un ordine ben preciso. Inoltre l'autrice utilizza la tecnica del flashback soprattutto  quando osserva un monumento o un edificio storico, rivivendo avvenimenti storici e ricordi personali. Lo stile è semplice e diretto; all'inizio di ogni capitolo sono presenti citazioni dell'illuminista inglese Samuel Johnson e sono frequenti le espressioni in lingua inglese all'interno del testo.

Caratterizzazione dei personaggi principali.
Il personaggio principale è la stessa autrice Simonetta Agnello Hornby. Essa si presenta come una donna determinata e animata da un grande spirito di sacrificio e da una vivace curiosità. Con il passaggio dall'adolescenza all'età matura , la protagonista supera la paura di non essere accettata tanto da ribellarsi alle regole dettate dalla famiglia del marito per lavorare come avvocato a Brixton, quartiere di immigrati. Simonetta è una madre affettuosa e una figlia obbediente. E' anche una moglie che ama molto il marito , che è un classico inglese schivo e pragmatico. La sua personalità è caratterizzata da un forte senso di appartenenza nei confronti di Londra , che culminerà con l'ottenimento della cittadinanza britannica.

Un personaggio, costantemente omaggiato e citato dalla scrittrice, è l'intellettuale illuminista Samuel Johnson. Simonetta Agnello Hornby dedica alcuni capitoli per delineare la personalità dello scrittore famoso per il suo pragmatismo e per la sua integrità morale. E' un uomo ostile ad ogni forma di schiavitù e prepotenza tanto da far ereditare una grande somma al suo domestico. Le sue principali qualità sono la spontaneità nell'esprimere i propri sentimenti e nel ribadire le sue umili origini.

RIFLESSIONE PERSONALE.

La scelta del libro "La mia Londra" di Simonetta Agnello Hornby deriva dal desiderio di confrontare la mia esperienza nella capitale inglese con quella della scrittrice siciliana proprio come me. E' curioso come sia io che la Hornby siamo giunti a Londra alla stessa età (17 anni) e con gli stessi pregiudizi nei confronti di una cultura superficialmente considerata da me nettamente inferiore rispetto a quella della gloriosa tradizione italiana , erede dei più illustri popoli antichi e portatrice di valori universali. Credevo nell'opinione comune che considerava gli inglesi schivi e freddi; ma sbagliavo. Come l'autrice ho cambiato il mio modo di pensare osservando la società londinese , unica nel suo genere. La sua bellezza risiede nel notare i piccoli gesti dei passanti, quali l'elemosina o la carezza ad un barbone , e anche la spontaneità delle coppie che dimostrano il loro amore in ogni parte della metropoli. Osservando nella sua totalità la società inglese descritta dalla Hornby è chiaro che ogni cittadino, nonostante appaia freddo e schivo, spende ogni giorno nella sua vita lavorando in un sistema che privilegia l'arricchimento generale e non quello del singolo. Il primo episodio, che ha suscitato maggiormente il mio interesse, si trova all'interno del II capitolo, dove Simonetta, apppena arrivata a Londra, si reca per caso alla National Gallery. Ciò che ha colpito principalmente sia me che l'autrice è stato osservare i dipinti di Antonello da Messina. Tuttavia, mentre Simonetta ha privilegiato "San Girolamo nello studio", io invece mi sono concentrato sul "Salvator Mundi", che gli è posto accanto. La presenza del pittore figurata del pittore siciliano a Londra ha permesso alla scrittrice di allontanare la nostalgia e di non sentirsi sola nella più grande città d'Europa. Un altro punto in comune tra me e l'autrice è il legame con il Sud di Londra e in particolare con Greenwich. Nell'omonimo parco si erge un promontorio sul quale spicca l'osservatorio astronomico che segna il famoso meridiano di latitudine 0°. Come racconta la Hornby nel 18° capitolo , anch'io dopo aver percorso la salita, ho rivolto lo sguardo a quello straordinario panorama, attraverso il quale si legge l'intera storia militare, sociale ed economica della Nazione, osservando semplicemente la distesa di palazzi e grattacieli lungo le rive del Tamigi. L'immagine di Londra che emerge dal libro è quella di una città che cresce sempre più, abbracciando tutto il territorio circostante e accogliendo chiunque voglia farne parte, poiché "non c'è uomo di intelletto che, una volta stabilitosi a Londra, desideri lasciarla. (Samuel Johnson).


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