martedì 27 gennaio 2015







Commento personale all’intervista ad 

Andrea Camilleri “ il maestro senza regole"



Vittoria Castiglione III B Liceo Classico


Andrea Camilleri è uno degli scrittori più amati ed apprezzati in tutto il mondo. Con i suoi 30 milioni di libri venduti, tradotti in 35 lingue, ha appassionato intere generazioni. L’intervista che gli ha fatto la bravissima Teresa Mannino è stata molto interessante e con le sue domande imprevedibili ha catturato milioni di persone davanti al video. In quest’intervista emergono molte emozioni e ricordi del nostro amatissimo scrittore, che ci fanno commuovere.Un Camilleri così,credo non si sia mai visto. Si nota in lui una forte commozione e da ciò emerge quello che è davvero lo scrittore, un uomo molto legato ai propri affetti e assai umile e “parsimonioso” come lo definisce la stessa Teresa Mannino. Non è legato ai soldi, vive in una casa modesta,senza piscina perché come egli stesso dice: “I soldi non sono alla basedella vita,sono altre le cose davvero importanti.” Camilleri all’inizio dell’intervista si paragona ad una trapezista in quanto la cosa fondamentale per lui è quella di farsi capire dai propri lettori divertendoli e rendendo  la lettura comprensibile, senza trasmettere la fatica della scrittura. Un episodio per me stupefacente è quando uno dei suoi professori, per  continuare a svolgere la lezione,si fa pagare dagli alunni. Parla poi di un altro professore che non amava indossare la camicia nera,poiché non accettava il regime fascista; voleva essere libero di pensare e avere le proprie idee,senza essere sottomesso a quella divisa. Il messaggio che ho colto da questo episodio è quello di essere liberi e di pensare con la propria testa. La moglie di Camilleri è, insieme alle figlie e alle nipoti, molto importante in quanto ha visto passare davanti a lei tutto il mondo del marito e lo ha amato tanto. Ma, secondo me, il momento più commovente in assoluto, tanto che mi ha fatto venire la pelle d’oca, è stato sicuramente quando lo scrittore ha parlato del padre. Nelle parole si percepiva una forte amarezza e soprattutto una grande tristezza che portano Camilleri a fermarsi un attimo. I due erano molto legati e Camilleri ha dedicato proprio a lui il primo libro che ha scritto. Un’altra cosa importante,che è emersa, è stata quella che Camilleri non ritiene di essere un “maestro” e non vuole essere definito tale,in quanto ha sempre insegnato ai propri allievi ad essere se stessi. Quest’intervista mi è piaciuta davvero tanto. Anche se prima ho sempre saputo dell’esistenza di Camilleri, non avevo mai avuto il desiderio di leggere uno dei suoi libri. Adesso, invece,leggendo “Il cane di terracotta” lo apprezzo e capisco cose che prima non avrei compreso.
                                                                                                

         “Il cane di terracotta” 

di Andrea Camilleri



Gegè, un amico di Montalbano, riferisce al commissario che un certo “Tanu u grecu”,pluriomicida latitante,vuole consegnarsi liberamente a Montalbano chiedendo però a quest’ultimo di fare una messinscena, in modo tale che i mafiosi non si insospettiscano di nulla. Tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando, durante il trasferimento,viene fatto un agguato. Due agenti vengono feriti e Tanu u grecu colpito, in punto di morte confessa a Montalbano di un grosso traffico di armi presente all’interno di una grotta. Così, il commissario Montalbano indagando scopre, anche grazie al vecchio preside Burgio, una parete finta che, abbattuta, rivela la presenza di due cadaveri,sorvegliati da un cane di terracotta con accanto una ciotola con delle monete.

Non c’è alcun riferimento temporale ma si presumeche la vicenda sisvolga ai giorni nostri, a Vigata, provincia di Montelusa. All’interno del romanzo prevalgono soprattutto le sequenze dialogiche, in quanto si trovano molti discorsi diretti. La vicenda è raccontata secondo l’intreccio.Il narratore è esterno.
 
Caratterizzazione dei personaggi

Il protagonista è sicuramente il commissario Salvo  Montalbano che abita in una villetta sul mare dove abitualmente vive solo, salvo quando viene a trovarlo la fidanzata Livia Burlando. Montalbano èmolto impulsivo ed abile, con un’innata abilità nel risolvere intrighi complicati e difficoltosi. Come si nota nel libro,Montalbano con il suo carattere molto introverso, preferisce condurre  le sue indagini da solo e spesso risponde male a tutti coloro che vogliono sapere qualcosa in più sulle indagini. Ha anche delle debolezze, come l’amore per la buona cucina, soprattutto quella a base di pesce, e l'assoluto silenzio durante il pasto. Non vi è una vera e propria descrizione delle caratteristiche fisiche del commissario.
Gli altri personaggisono:Domenico Augello, detto "Mimí" grande amico di Montalbano, è il vice commissario di polizia a Vìgata, più giovane di Montalbano; Giuseppe Fazio è uno dei principali collaboratori del commissario, di carattere riservato e dotato di acuto istinto poliziesco è la persona con cui il commissario s'intende di più, a volte tra i due basta anche un semplice sguardo durante le  indagini per comprendersi; l'agenteAgatino Catarella  è il centralinista al Commissariato di Vigata, usa solitamente un linguaggio contorto e storpia il più delle volte i nomi degli interlocutori, è proprio lui che avvisa il nostro commissario dei vari delitti; Nicolò Zito è un giornalista di Retelibera, una delle due televisioni locali, amico di lunga data del commissario ed infine il dottor Pasquano, più anziano di Montalbano, dal carattere scontroso ed insofferente, è il medico legale incaricato dell'autopsia del morto di turno.
Leggendo il libro e vedendo il film “ Il cane di terracotta” ho notato delle  differenze: ad esempio, nel libro sono molto più approfondite sia le descrizioni dei luoghi che quelle dei personaggi. Il libro mi attrae maggiormente perché immagino com’è la storia,viaggio con la fantasia su come possono essere  i personaggi ed i luoghi in cui si svolgono le vicende; invece nel film vedendo direttamente lo svolgimento della vicenda mi affascina molto meno. Nel libro sono più chiari i vari passaggi, nel film invece molti particolari vengono tagliati oppure trattati in modo generale. È la prima volta che leggo un libro di Camilleri, ma posso già dire che ho una bella opinione di questo autore e spero più in là di continuare a leggere gli altri suoi romanzi.Quando ho incominciato a leggere questo libro, devo dire che inizialmente mi è sembrato un po’ noioso, ma più avanti andavo con la lettura e più mi appassionava fino ad entusiasmarmi perché,  secondo me, è un libro davvero molto originale.

Nessun commento: