mercoledì 28 gennaio 2015



“Il campo del vasaio”

di Andrea Camilleri





Antonella Ieni V A Liceo Classico


Dopo uno strano sogno che ha per protagonisti il questore Bonetti-Alderighi, Totò Riina e Catarella, il commissario Montalbano si sveglia mentre fuori imperversa un temporale. Poco dopo, proprio Catarella suona alla sua porta per informarlo del ritrovamento di un cadavere. Il corpo, fatto a pezzi, si trova disseminato in un campo usato come cava di creta.
Montalbano scopre che Mimì Augello, divenuto scontroso, mente alla moglie dicendo di essere impegnato in appostamenti che lo tengono impegnato tutta la notte. Intanto compare la figura di Dolores Alfano, bellissima donna che denuncia la scomparsa del marito Giovanni che, imbarcatosi, non ha poi più dato notizie. Montalbano ricostruisce i rapporti dell'uomo e scopre dei contatti con la famiglia dei Sinagra. Infine, Montalbano riuscirà ad escogitare un piano per incastrare il vero assassino dell'uomo ritrovato nel campo del vasaio.

Il ritmo narrativo è piuttosto veloce, ma equilibrato e assolutamente coinvolgente. Sono presenti molte sequenze narrative, descrittive che si soffermano ad analizzare i personaggi e i paesaggi siciliani, e moltissime sequenze dialogate che sviluppano l'andamento dell'inchiesta. Sono presenti anche sequenze psicologiche che, malgrado rallentino il ritmo narrativo, sono fondamentali per comprendere i ragionamenti del commissario Montalbano. Le tecniche narrative usate sono:  flashback, con cui Montalbano ricorda fatti appartenenti al passato (ad esempio ricorda di aver rilasciato un'intervista durante la quale, scherzando, aveva definito Catarella come il suo angelo custode) e che permettono anche di definire il divario tra il Montalbano giovane e intraprendente e quello attuale che sente il peso degli anni su di sé;  ellissi che velocizzano il ritmo narrativo; pause e flussi di coscienza che permettono di approfondire la psicologia dei personaggi.
Come succede nelle altre inchieste, anche “Il campo del vasaio” è ambientata ai giorni nostri e la vicenda si svolge soprattutto a Vigata, immaginario paesino interno della Sicilia, e a Marinella, località balneare che ospita la casa del commissario. Questi luoghi, sebbene immaginari, sono del tutto verosimili. Gli altri luoghi in cui Montalbano si sposta sono Boccadasse, borgo genovese abitato dalla fidanzata Livia; Montelusa e Gioia Tauro.
Il linguaggio è quello tipico utilizzato da Camilleri: un misto tra dialetto
siciliano e italiano, che rende la narrazione realistica e in molti punti divertente.


Caratterizzazione dei personaggi

I personaggi vengono analizzati soprattutto dal punto di vista psicologico, mentre le informazioni sul loro aspetto fisico sono più rare.
- Montalbano è introverso al punto tale da tendere a portare a termine da solo le inchieste e rispondere scontrosamente ai colleghi, talvolta può sembrare impacciato soprattutto in pubblico, ma la sua più grande abilità sta nell'intuizione, nel saper trovare sempre il dettaglio sospetto che porterà a risolvere i casi. Nel “campo del vasaio”, inizia a cambiare con l'avanzare dell'età. È adesso presente in questo personaggio una nuova inquietudine e una dolorosa nostalgia della gioventù.
- Mimì Augello, vice commissario, più giovane di Montalbano e conosciuto per il suo successo con le donne, è scontroso, sempre nervoso a causa del segreto che cela.
- Catarella, come sempre, ha una comicità esilarante ed è il personaggio più divertente.
- Dolores Alfano, donna bellissima, misteriosa ed ingannatrice.


“Il campo del vasaio” mi è piaciuto molto, in quanto ho apprezzato particolarmente la scorrevolezza e leggerezza della lettura. Trovo interessante come all'interno di un'inchiesta possano trovarsi spunti comici che alleggeriscono una vicenda che altrimenti sarebbe di gran lunga meno piacevole. Inoltre, una delle parti che mi ha colpita di più è quella che spiega in maniera approfondita la deduzione che porta il commissario Montalbano a sviluppare e alla fine risolvere il caso. Trovo che i dialoghi siano molto leggeri e divertenti anche quando trattano argomenti più seri; mi piace particolarmente il personaggio di Catarella, con le sue esilaranti battute. Secondo me è anche molto interessante l'introspezione di Montalbano, ad esempio quando scrive una lettera a se stesso, con lo scopo di chiarirsi le idee. In particolare, in questa inchiesta, egli riflette anche sul peso dei propri anni, provando un forte senso di nostalgia.

Nessun commento: