“La cucina del buon gusto”
di Simonetta Agnello Hornby e Maria Rosario Lazzati
Anna Cento VA Liceo Classico
Nato dalla scoperta del giurista e amante della gastronomia Brillant Savarin più che il classico libro di cucina, anche se nella seconda parte viene presentato un ricettario di un ricco menù per diverse occasioni, “La cucina del buon gusto” è un libro che parla della vita, attraverso il piacere della buona tavola e di tutto ciò che riguarda il cibo, dalla scelta degli ingredienti durante la spesa alla preparazione delle pietanze, dalla cura nell’apparecchiare alla scelta dei commensali. Il tutto raccontato, dalle autrici, con intelligente ironia e autentica passione.
“La cucina del buon
gusto” è una storia scritta a quattro mani dove nell’intreccio della
discrezione alimentare emergono le storie personali e le vite delle due
autrici. Il ritmo è scorrevole e favorisce una piacevole lettura. Il tutto è
scandito dall’alternanza fra macrosequenze narrative e descrittive, in una voce
prettamente femminile, che ha permesso alla Hornby e alla Lazzati di
raccontarci vari momenti della loro vita. Non mancano le macrosequenze riflessive,
che sono un po’ la caratteristica di questo libro, poiché danno voce sia alle
emozioni sia alle riflessioni gastronomico - filosofiche emerse dalla lettura
di Savarin. La Hornby scrive il libro in prima persona, in uno stile
prettamente autobiografico, che arricchisce con numerose pause che ci permettono
di inserire o delle deliziose ricette o utili e curiosi consigli. Simonetta
parte dai suoi ricordi di infanzia a Palermo, dai profumi e dai sapori della
sua Sicilia, per poi trasferirsi nella cucina londinese e raccontarci la sua
personale visione dell’arte culinaria. Anche la Lazzati parla delle sue esperienze
culinarie, della sua scuola di cucina e delle sue allieve.
Caratterizzazione dei personaggi
Le due autrici sono anche le protagoniste
§ - Hornby: nata e vissuta
negli anni giovanili in Sicilia, in particolare a Palermo, dopo essersi laureata
in giurisprudenza ed essere diventata un giudice minorile si trasferisce in
Inghilterra dopo aver sposato un cittadino inglese. Vive a Londra dal 1972 e
qui coltiva ancor di più la sua passione per la cucina, aprendo una scuola di
cucina e scrivendo numerosi libri;
§ - Lazzati: milanese,
racconta la sua esperienza culinaria, sia in famiglia sia come insegnante di
cucina, suggerisce un nuovo modo di fare la spesa e spiega piccoli trucchi del
mestiere.
“La cucina del buon gusto” è un libro che ho letto in pochi
giorni, una piacevole raccolta di aneddoti, ricordi, ricette e segreti. Una
visione della cucina tutta al femminile, delicata e in alcuni capitoli quasi
toccante. Sono felice della scelta che ho fatto perché non è, come mi
aspettavo, un comune libro di cucina che si dilunga soltanto in monotone e
fredde ricette, ma qualcosa in più.
Simonetta e Rosario ci mostrano il lato nascosto della cucina, quello che vi è dietro il piatto che ci viene
servito a tavola, a mio parere quello più bello, quello del cucinarlo: cercare
accuratamente gli ingredienti, disporli sul tavolo, usare gli utensili approprianti
ma l’elemento cardine , quello fondamentale è un altro: l’AMORE. La cucina
senza amore non è cucina, è un nulla,
non esiste cosa più bella del cucinare per il puro amore di farlo, di cucinare
per qualcuno e immaginarsi il suo sorriso sul volto. Adoperare ogni nostro
senso per creare non un semplice piatto ma una piccola opera d’arte. Inoltre
non c’è immagine più bella del mangiare con una piacevole compagnia ed è
proprio questo che insegna il libro, non importa che ci siano piatti elaborati
o porzioni abbondanti, basta che siano fatti con passione e amore e che il
padrone di casa stesso sia felice per rendere cosi piacevole l’intera serata a
tutti.
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