Commento personale all’intervista ad
Andrea Camilleri “ il maestro senza regole"
Vittoria Castiglione III B Liceo Classico
Andrea Camilleri è uno degli scrittori
più amati ed apprezzati in tutto il mondo. Con i suoi 30 milioni di libri
venduti, tradotti in 35 lingue, ha appassionato intere generazioni.
L’intervista che gli ha fatto la bravissima Teresa Mannino è stata molto
interessante e con le sue domande imprevedibili ha catturato milioni di persone
davanti al video. In quest’intervista emergono molte emozioni e ricordi del
nostro amatissimo scrittore, che ci fanno commuovere.Un Camilleri così,credo
non si sia mai visto. Si nota in lui una forte commozione e da ciò emerge
quello che è davvero lo scrittore, un uomo molto legato ai propri affetti e
assai umile e “parsimonioso” come lo definisce la stessa Teresa Mannino. Non è
legato ai soldi, vive in una casa modesta,senza piscina perché come egli stesso
dice: “I soldi non sono alla basedella vita,sono altre le cose davvero
importanti.” Camilleri all’inizio dell’intervista si paragona ad una trapezista
in quanto la cosa fondamentale per lui è quella di farsi capire dai propri
lettori divertendoli e rendendo la
lettura comprensibile, senza trasmettere la fatica della scrittura. Un episodio
per me stupefacente è quando uno dei suoi professori, per continuare a svolgere la lezione,si fa pagare
dagli alunni. Parla poi di un altro professore che non amava indossare la
camicia nera,poiché non accettava il regime fascista; voleva essere libero di
pensare e avere le proprie idee,senza essere sottomesso a quella divisa. Il
messaggio che ho colto da questo episodio è quello di essere liberi e di
pensare con la propria testa. La moglie di Camilleri è, insieme alle figlie e
alle nipoti, molto importante in quanto ha visto passare davanti a lei tutto il
mondo del marito e lo ha amato tanto. Ma, secondo me, il momento più commovente
in assoluto, tanto che mi ha fatto venire la pelle d’oca, è stato sicuramente
quando lo scrittore ha parlato del padre. Nelle parole si percepiva una forte
amarezza e soprattutto una grande tristezza che portano Camilleri a fermarsi un
attimo. I due erano molto legati e Camilleri ha dedicato proprio a lui il primo
libro che ha scritto. Un’altra cosa importante,che è emersa, è stata quella che
Camilleri non ritiene di essere un “maestro” e non vuole essere definito
tale,in quanto ha sempre insegnato ai propri allievi ad essere se stessi.
Quest’intervista mi è piaciuta davvero tanto. Anche se prima ho sempre saputo
dell’esistenza di Camilleri, non avevo mai avuto il desiderio di leggere uno dei
suoi libri. Adesso, invece,leggendo “Il cane di terracotta” lo apprezzo e
capisco cose che prima non avrei compreso.
“Il cane di terracotta”
di Andrea Camilleri
Gegè, un amico di Montalbano, riferisce
al commissario che un certo “Tanu u grecu”,pluriomicida latitante,vuole
consegnarsi liberamente a Montalbano chiedendo però a quest’ultimo di fare una
messinscena, in modo tale che i mafiosi non si insospettiscano di nulla. Tutto
sembra andare per il verso giusto fino a quando, durante il trasferimento,viene
fatto un agguato. Due agenti vengono feriti e Tanu u grecu colpito, in punto di
morte confessa a Montalbano di un grosso traffico di armi presente all’interno
di una grotta. Così, il commissario Montalbano indagando scopre, anche grazie
al vecchio preside Burgio, una parete finta che, abbattuta, rivela la presenza
di due cadaveri,sorvegliati da un cane di terracotta con accanto una ciotola
con delle monete.
Non c’è alcun riferimento temporale ma
si presumeche la vicenda sisvolga
ai giorni nostri, a Vigata, provincia di Montelusa. All’interno del romanzo prevalgono
soprattutto le sequenze dialogiche, in quanto si trovano molti discorsi diretti.
La vicenda è raccontata secondo l’intreccio.Il
narratore è esterno.
Caratterizzazione
dei personaggi
Il protagonista è sicuramente il
commissario Salvo Montalbano che abita in
una villetta sul mare dove abitualmente vive solo, salvo quando viene a trovarlo
la fidanzata Livia Burlando. Montalbano èmolto impulsivo ed abile, con
un’innata abilità nel risolvere intrighi complicati e difficoltosi. Come si
nota nel libro,Montalbano con il suo carattere molto introverso, preferisce
condurre le sue indagini da solo e
spesso risponde male a tutti coloro che vogliono sapere qualcosa in più sulle
indagini. Ha anche delle debolezze, come l’amore per la buona cucina, soprattutto
quella a base di pesce, e l'assoluto silenzio durante il pasto. Non vi è una vera e propria descrizione delle
caratteristiche fisiche del commissario.
Gli altri personaggisono:Domenico Augello, detto "Mimí" grande amico
di Montalbano, è il vice commissario di polizia a Vìgata, più giovane di
Montalbano; Giuseppe
Fazio è
uno dei principali collaboratori del commissario, di carattere riservato e dotato
di acuto istinto poliziesco è la persona con cui il commissario s'intende di
più, a volte tra i due basta anche un semplice sguardo durante le indagini per comprendersi; l'agenteAgatino
Catarella è il centralinista al Commissariato di Vigata, usa solitamente
un linguaggio contorto e storpia il più delle volte i nomi degli interlocutori,
è proprio lui che avvisa il nostro commissario dei vari delitti; Nicolò Zito è
un giornalista di Retelibera, una delle due televisioni locali,
amico di lunga data del commissario ed infine il dottor Pasquano, più anziano
di Montalbano, dal carattere scontroso ed insofferente, è il medico legale incaricato dell'autopsia del morto di turno.
Leggendo il libro e
vedendo il film “ Il cane di terracotta” ho notato delle differenze: ad esempio, nel libro sono molto
più approfondite sia le descrizioni dei luoghi che quelle dei personaggi. Il
libro mi attrae maggiormente perché immagino com’è la storia,viaggio con la
fantasia su come possono essere i personaggi ed i luoghi in cui si
svolgono le vicende; invece nel film vedendo direttamente lo svolgimento della
vicenda mi affascina molto meno. Nel libro sono più chiari i vari passaggi, nel
film invece molti particolari vengono tagliati oppure trattati in modo
generale. È la prima volta che leggo un libro di Camilleri, ma posso già dire
che ho una bella opinione di questo autore e spero più in là di continuare a
leggere gli altri suoi romanzi.Quando ho incominciato a leggere questo libro,
devo dire che inizialmente mi è sembrato un po’ noioso, ma più avanti andavo
con la lettura e più mi appassionava fino ad entusiasmarmi perché, secondo
me, è un libro davvero molto originale.
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