UN VIAGGIO INSIEME: IO E LA MIA LONDRA DI SIMONETTA AGNELLO HORNBY
Giuseppe Nastasi VA Liceo Classico
Il libro "La mia Londra" ripercorre i momenti più
significativi che l'autrice , Simonetta Agnello Hornby, ha vissuto dal suo
arrivo nella città inglese nel 1963 fino ad oggi. Il racconto autobiografico si
divide in due parti. Nella prima la scrittrice racconta il viaggio e le
impressioni scaturite dal primo impatto con la società e la cultura inglese.
Nella seconda Simonetta, già sposata con due figli , svolge la professione di
avvocato nella "City of London". Oltre alla sua vita sentimentale e
al rapporto con i figli, l'autrice descrive tutte le realtà di Londra sia
quelle positive come la grandiosità dell'ambiente urbano, la solidarietà e lo
spirito di integrazione sia quelle negative come le discriminazioni, la
prostituzione e la criminalità. Il libro si presente come un elogio della città
di Londra, in cui tutti possono essere accolti e integrati.
Il libro si presenta come un romanzo autobiografico, in cui
sono presenti maggiormente sequenze descrittive e psicologiche. La protagonista
è la stesa autrice che, attraverso lunghe riflessioni, espone i ricordi della
giovinezza e dell'età adulta. Non viene seguito un ordine cronologico, dal
momento che in ogni capitolo vengono narrati ricordi sia passati che recenti
senza un ordine ben preciso. Inoltre l'autrice utilizza la tecnica del
flashback soprattutto quando osserva un
monumento o un edificio storico, rivivendo avvenimenti storici e ricordi
personali. Lo stile è semplice e diretto; all'inizio di ogni capitolo sono
presenti citazioni dell'illuminista inglese Samuel Johnson e sono frequenti le
espressioni in lingua inglese all'interno del testo.
Caratterizzazione dei personaggi principali.
Il personaggio principale è la stessa autrice Simonetta
Agnello Hornby. Essa si presenta come una donna determinata e animata da un
grande spirito di sacrificio e da una vivace curiosità. Con il passaggio dall'adolescenza
all'età matura , la protagonista supera la paura di non essere accettata tanto
da ribellarsi alle regole dettate dalla famiglia del marito per lavorare come
avvocato a Brixton, quartiere di immigrati. Simonetta è una madre affettuosa e
una figlia obbediente. E' anche una moglie che ama molto il marito , che è un
classico inglese schivo e pragmatico. La sua personalità è caratterizzata da un
forte senso di appartenenza nei confronti di Londra , che culminerà con
l'ottenimento della cittadinanza britannica.
Un personaggio, costantemente omaggiato e citato dalla
scrittrice, è l'intellettuale illuminista Samuel Johnson. Simonetta Agnello
Hornby dedica alcuni capitoli per delineare la personalità dello scrittore
famoso per il suo pragmatismo e per la sua integrità morale. E' un uomo ostile
ad ogni forma di schiavitù e prepotenza tanto da far ereditare una grande somma
al suo domestico. Le sue principali qualità sono la spontaneità nell'esprimere
i propri sentimenti e nel ribadire le sue umili origini.
RIFLESSIONE PERSONALE.
La scelta del libro "La mia Londra" di Simonetta
Agnello Hornby deriva dal desiderio di confrontare la mia esperienza nella
capitale inglese con quella della scrittrice siciliana proprio come me. E'
curioso come sia io che la Hornby siamo giunti a Londra alla stessa età (17
anni) e con gli stessi pregiudizi nei confronti di una cultura superficialmente considerata da me nettamente inferiore rispetto a quella della gloriosa
tradizione italiana , erede dei più illustri popoli antichi e portatrice di
valori universali. Credevo nell'opinione comune che considerava gli inglesi
schivi e freddi; ma sbagliavo. Come l'autrice ho cambiato il mio modo di
pensare osservando la società londinese , unica nel suo genere. La sua bellezza
risiede nel notare i piccoli gesti dei passanti, quali l'elemosina o la carezza
ad un barbone , e anche la spontaneità delle coppie che dimostrano il loro
amore in ogni parte della metropoli. Osservando nella sua totalità la società
inglese descritta dalla Hornby è chiaro che ogni cittadino, nonostante appaia
freddo e schivo, spende ogni giorno nella sua vita lavorando in un sistema che
privilegia l'arricchimento generale e non quello del singolo. Il primo
episodio, che ha suscitato maggiormente il mio interesse, si trova all'interno
del II capitolo, dove Simonetta, apppena arrivata a Londra, si reca per caso
alla National Gallery. Ciò che ha colpito principalmente sia me che l'autrice è
stato osservare i dipinti di Antonello da Messina. Tuttavia, mentre Simonetta
ha privilegiato "San Girolamo nello studio", io invece mi sono
concentrato sul "Salvator Mundi", che gli è posto accanto. La
presenza del pittore figurata del pittore siciliano a Londra ha permesso alla
scrittrice di allontanare la nostalgia e di non sentirsi sola nella più grande
città d'Europa. Un altro punto in comune tra me e l'autrice è il legame con il
Sud di Londra e in particolare con Greenwich. Nell'omonimo parco si erge un
promontorio sul quale spicca l'osservatorio astronomico che segna il famoso
meridiano di latitudine 0°. Come racconta la Hornby nel 18° capitolo , anch'io
dopo aver percorso la salita, ho rivolto lo sguardo a quello straordinario
panorama, attraverso il quale si legge l'intera storia militare, sociale ed
economica della Nazione, osservando semplicemente la distesa di palazzi e
grattacieli lungo le rive del Tamigi. L'immagine di Londra che emerge dal libro
è quella di una città che cresce sempre più, abbracciando tutto il territorio
circostante e accogliendo chiunque voglia farne parte, poiché "non c'è
uomo di intelletto che, una volta stabilitosi a Londra, desideri lasciarla.
(Samuel Johnson).
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