Commento personale all’intervista ad
Andrea Camilleri “il maestro senza regole”
Francesco Formica III B Liceo Classico
In questa intervista cogliamo subito la simpatia che suscita
Andrea Camilleri durante la presentazione del suo nuovo libro all' Auditorium
di Milano. Teresa Mannino, tramite i mezzi della Rai, ottiene un'intervista
presso la residenza di Camilleri per poter svolgere un docufilm. Nella prima
parte dell' intervista, Camilleri, all'appellativo di maestro attribuitogli da
Teresa e da i suoi lettori, fa capire che questo lo irrita e che preferisce
essere chiamato Andrea oppure Camilleri. Un'espressione che ha suscitato il mio
interesse si riferisce al momento in cui Camilleri si paragona ad una
trapezista perché come questa è abile a non far vedere la fatica di cui ha
bisogno per svolgere la sua esibizione di fronte agli spettatori, lo stesso
vale per Camilleri i cui spettatori sono i lettori. Ma, secondo me, la parte
più bella ed importante dell'intervista è proprio quando Teresa chiede a
Camilleri se l'essere diventato famoso avesse cambiato la sua vita; Camilleri
risponde fermamente che l'unica cosa fondamentale per lui sono gli affetti
familiari ritenendosi un uomo libero dall’attaccamento ai beni materiali o alla
fama. Quest'intervista è per me una delle cose più belle mai viste, Andrea
Camilleri è un grande, vorrei che tutti potessero vedere questo filmato per
rendersi conto del suo valore: emoziona, diverte, è semplice, profondo,
leggero; è senza dubbio un "maestro".
Il romanzo
di Andrea Camilleri "La forma dell'acqua" descrive un fatto accaduto
nel paese di Vigata dove il commissario Montalbano svolge il suo lavoro di
investigatore. Il ritrovamento del cadavere di un noto signore del luogo,
l'ingegnere Luparello, dà l'avvio ad una serie di indagini che, inizialmente, a
causa di falsi indizi, sviano Montalbano dalla reale causa della morte
dell'ingegnere e lo allontanano sempre più dalla verità. Sennonché altri
omicidi inducono il commissario a percorrere nuove piste di ricerca che alla
fine lo portano alla scoperta della vera causa della morte dell'ingegnere Luparello.
L’epoca nella
quale si svolgono i fatti non è precisata; il luogo è Vigata. Sono presenti
molti discorsi diretti tra i personaggi. All'interno della vicenda i fatti sono
come raccontati da una persona esterna che non assume il punto di vista di
alcun personaggio.
Caratterizzazione dei personaggi
- Il
protagonista, Salvo Montalbano, è un uomo di media altezza, l'unico riferimento
alla descrizione fisica presente nel testo è un neo posto sotto l'occhio
sinistro.
- L'ingegnere
Silvio Luparello è un uomo elegante e curato.
- Giorgio,
il nipote dell'ingegnere, è un ventenne alto, biondo e con un corpo perfetto.
- Ingrid
Sjostrom è una donna considerata di facili costumi ma leale e sincera.
- Di Livia,
la fidanzata di Montalbano, non abbiamo alcuna descrizione fisica.
L'autore riesce a coinvolgere il lettore nella narrazione dei fatti suscitando la curiosità di conoscere la soluzione del caso. Questo romanzo è stato per me molto coinvolgente e stimolante e proprio quando la scoperta della verità sembra allontanarsi a causa di falsi indizi, è il momento giusto di scoprire il motivo della morte della vittima e il luogo dov'essa è avvenuta. La presenza di forme dialettali talvolta suscita ilarità anche per il modo in cui
sono descritti i caratteri dei personaggi.
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