“Il campo del vasaio”
di Andrea Camilleri
Antonella Ieni V A Liceo Classico
Dopo uno strano sogno che ha per protagonisti il questore
Bonetti-Alderighi, Totò Riina e Catarella, il commissario Montalbano si sveglia
mentre fuori imperversa un temporale. Poco dopo, proprio Catarella suona alla
sua porta per informarlo del ritrovamento di un cadavere. Il corpo, fatto a
pezzi, si trova disseminato in un campo usato come cava di creta.
Montalbano scopre che Mimì Augello, divenuto scontroso, mente
alla moglie dicendo di essere impegnato in appostamenti che lo tengono
impegnato tutta la notte. Intanto compare la figura di Dolores Alfano,
bellissima donna che denuncia la scomparsa del marito Giovanni che, imbarcatosi,
non ha poi più dato notizie. Montalbano ricostruisce i rapporti dell'uomo e
scopre dei contatti con la famiglia dei Sinagra. Infine, Montalbano riuscirà ad
escogitare un piano per incastrare il vero assassino dell'uomo ritrovato nel
campo del vasaio.
Il ritmo narrativo è piuttosto veloce, ma equilibrato e
assolutamente coinvolgente. Sono presenti molte sequenze narrative, descrittive
che si soffermano ad analizzare i personaggi e i paesaggi siciliani, e
moltissime sequenze dialogate che sviluppano l'andamento dell'inchiesta. Sono
presenti anche sequenze psicologiche che, malgrado rallentino il ritmo
narrativo, sono fondamentali per comprendere i ragionamenti del commissario
Montalbano. Le tecniche narrative usate sono: flashback,
con cui Montalbano ricorda fatti appartenenti al passato (ad esempio ricorda di
aver rilasciato un'intervista durante la quale, scherzando, aveva definito
Catarella come il suo angelo custode) e che permettono anche di definire il
divario tra il Montalbano giovane e intraprendente e quello attuale che sente
il peso degli anni su di sé; ellissi che velocizzano il ritmo
narrativo; pause e flussi di coscienza che permettono di approfondire
la psicologia dei personaggi.
Come succede nelle altre inchieste, anche “Il campo del vasaio”
è ambientata ai giorni nostri e la vicenda si svolge soprattutto a Vigata,
immaginario paesino interno della Sicilia, e a Marinella, località balneare che
ospita la casa del commissario. Questi luoghi, sebbene immaginari, sono del
tutto verosimili. Gli altri luoghi in cui Montalbano si sposta sono Boccadasse,
borgo genovese abitato dalla fidanzata Livia; Montelusa e Gioia Tauro.
Il linguaggio è quello tipico utilizzato da Camilleri: un misto
tra dialetto
siciliano e italiano, che rende la narrazione realistica e in
molti punti divertente.
Caratterizzazione dei personaggi
I personaggi vengono analizzati soprattutto dal punto di vista
psicologico, mentre le informazioni sul loro aspetto fisico sono più rare.
- Montalbano è introverso al punto tale da tendere a portare a termine da
solo le inchieste e rispondere scontrosamente ai colleghi, talvolta può
sembrare impacciato soprattutto in pubblico, ma la sua più grande abilità sta
nell'intuizione, nel saper trovare sempre il dettaglio sospetto che porterà a
risolvere i casi. Nel “campo del vasaio”, inizia a cambiare con
l'avanzare dell'età. È adesso presente in questo personaggio una nuova
inquietudine e una dolorosa nostalgia della gioventù.
- Mimì Augello, vice commissario, più giovane di
Montalbano e conosciuto per il suo successo con le donne, è scontroso, sempre
nervoso a causa del segreto che cela.
- Catarella, come sempre, ha una comicità esilarante ed è il personaggio
più divertente.
- Dolores Alfano, donna bellissima, misteriosa ed
ingannatrice.
“Il campo del vasaio” mi è piaciuto molto, in quanto ho
apprezzato particolarmente la scorrevolezza e leggerezza della lettura. Trovo
interessante come all'interno di un'inchiesta possano trovarsi spunti comici
che alleggeriscono una vicenda che altrimenti sarebbe di gran lunga meno
piacevole. Inoltre, una delle parti che mi ha colpita di più è quella
che spiega in maniera approfondita la deduzione che porta il commissario
Montalbano a sviluppare e alla fine risolvere il caso. Trovo che i
dialoghi siano molto leggeri e divertenti anche quando trattano argomenti più
seri; mi piace particolarmente il personaggio di Catarella, con le sue
esilaranti battute. Secondo me è anche molto interessante l'introspezione di
Montalbano, ad esempio quando scrive una lettera a se stesso, con lo scopo di
chiarirsi le idee. In particolare, in questa inchiesta, egli riflette anche sul
peso dei propri anni, provando un forte senso di nostalgia.
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